60.870745 programmi elettorali

 60.870745  sono i cittadini italiani, ma per rimanere nel linguaggio  del mercato politico contemporaneo siamo in presenza di una offerta di programmi elettorali che rasenta il ridicolo: diciamo attorno alla decina.

Ma come si fa ad offrire ad una tale immensa platea di elettori diretti e indiretti (in fondo anche chi non ha raggiunto l'età del voto comunque è un elettore in potenza e può influire sulle scelte di chi dispone della risorsa elettorale dell'età, come ben sanno gli esperti di marketing) un'offerta talmente limitata di prodotti? Come non fare un confronto con i paesi del blocco comunista pre '89, dove l'offerta era limitata ad un unico programma elettorale che rendeva di fatto inutile lo svolgimento delle stesse elezioni?

Rimedio da oggi nel mio piccolo a questa lacuna proponendo un mio personale programma elettorale da sottoporre a tutti i partiti che partecipano alla competizione, invitando gli altri sessantamilioniottocentosettantamilasettecentoquarantaquattro colleghi elettori a fare altrettanto.

Il mio programma non inizia con dichiarazioni di principio, poi generalmente disattese nei contenuti, ma dai contenuti, anche modesti, per arrivare alla fine alle dichiarazioni di principio. Non sarà presentato per punti, ma per aforismi, ovvero con delle brevi frasi concluse in sé.




1. Se nella scuola dell'obbligo  fossero state previste regolari lezioni di educazione alla conoscenza dei prodotti di consumo, alla lettura delle etichette e degli ingredienti, alle modalità con cui vengono convinte le persone ad acquistare i prodotti che acquistano, forse (forse) ci saremo risparmiati questi ultimi tremendi 20 anni.

Il problema però è che nessuna forza politica sostiene un programma del genere, forse contano tutte di mantenere il potere ad oltranza utilizzando i medesimi strumenti di marketing.

 [continua]




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